La basilica di Santa Maria del Colle, denominata anche collegiata, è la chiesa parrocchiale di Pescocostanzo, paesino dell’entroterra aquilano. Essa è considerata uno degli esempi più significativi dello stile Barocco abruzzese.
Il primo tempio fu edificato fuori dal centro cittadino, arroccato sul Peschio, e dipendente dall'abbazia di Montecassino. Nel 1456 la chiesa fu distrutta da un terremoto ma venne ricostruita già nel 1466. Fu oggetto di numerosi interventi: nel 1556-58 l'edificio fu portato a cinque navate di quattro campate, come si presenta oggi, rispetto alle tre navi e tre campate della struttura quattrocentesca e fu realizzata una nuova facciata rinascimentale. L’ingresso laterale, divenuto l’accesso principale, viene sistemato nel 1580 nella nuova facciata su cui campeggia l’imponente portale romanico – gotico, al termine di una scalinata.
Negli anni 1691-94 fu realizzato il Cappellone del Sacramento.
Il campanile, risalente alla fine del cinquecento, fu restaurato nel 1635 e nel 1855, quando venne sostituita la cuspide ottagonale con una quadrangolare.
Già denominata col titolo di Collegiata, nel 1978 Santa Maria del Colle fu elevata alla dignità di basilica minore.
Alla severità dell’impianto si contrappone la ricchezza degli apparati decorativi interni, tra i quali spiccano gli splendidi soffitti lignei realizzati prevalentemente da Carlo Sabatini di Anversa degli Abruzzi tra il 1670 e il 1682, completati nel 1742. Numerose sono le tele custodite nella basilica, attribuite a Tanzio da Varallo,Paolo Cardone e Francesco Peresi, gli stucchi barocchi di Giambattista Gianni e Francesco Ferradini, la pala dell’altare di Santa Caterina di Tanzio da Varallo raffigurante la Madonna di Costantinopoli e Santi. La cancellata in ferro battuto della cappella del Sacramento opera del pescolano Sante di Rocco, iniziato nel 1699-1705 e ultimato nel 1707 dal nipote Ilario, riporta figure ferine, umane e angeliche.
