La Chiesa di San Massimo Martire è Duomo della città di Penne e concattedrale dell'arcidiocesi di Pescara - Penne.
Le origini della chiesa matrice di Penne sono antichissime. In epoca romana, sorse un tempio pagano sul quale vennero erette, prima dell’anno Mille, diverse chiese. La chiesa della città di Penne è attestata all’anno 868, quando vennero traslate le spoglie di San Massimo, a cui, da quel momento, la chiesa fu dedicata
Ha subito numerosi interventi: fu ricostruita in stile romanico nel XII secolo, in stile gotico nel XIII secolo, e restaurata in stile barocco nel XVII secolo.
Durante la seconda guerra mondiale, drasticamente danneggiata, subì profondi restauri nella facciata (ricostruita), nel transetto e nelle absidi, perdendo ogni traccia dell’impostazione medievale, ad eccezione della cripta.
La facciata in cotto è stata ricostruita nel dopoguerra e attualmente accoglie un portale e una finestra a ruota, elementi originari sono rappresentati dal portale e dal rosone (XIII secolo). Il campanile risale al XIV secolo, sebbene ridotto in altezza. Sul fianco destro si ammira un portale del XVI secolo.
L’interno della cattedrale è a tre navate divise da pilastri su cui poggiano semicolonne, con soffitto a capriate. La zona del presbiterio è rialzata per la presenza della cripta. Questa è costituita da cinque piccole navate rette da due pilastri e due colonne, che terminano con tre absidi. Lo stile con cui sono edificati i pilastri, le colonne e i capitelli e il materiale utilizzato fanno datare la cripta al X-XI secolo. All’interno si ammirano una splendida acquasantiera del Quattrocento, un Crocifisso ligneo del XIV secolo con le braccia staccate dalla croce, un altare, risalente al 1180-1190, con un paliotto decorato ad intaglio.