La chiesa di Santa Maria delle Grazie è il Duomo di Pescina, e concattedrale della diocesi di Avezzano.
La chiesa fu edificata nel 1579 per volere del vescovo Matteo Colli che decise di trasferire la sede vescovile marsicana nella città. Fu scelta la città di Pescina vista l’importanza politica e sociale che aveva acquisito nel corso degli anni, importanza che gli era valso il titolo di baronia.
La Chiesa fu consacrata il 6 agosto 1606 e nel 1613 ricevette ufficialmente dal papa Gregorio VIII il titolo di Cattedrale. Nel 1631 furono traslate, all’interno della chiesa, le spoglie di San Berardo e disposte nella cappella della navata laterale sinistra.
Nei secoli successivi, la chiesa subì diversi interventi di ingrandimento e di abbellimento; tra il 1863 ed il 1865 si provvide con la costruzione della cupola la quale fu gravemente danneggiata dal terribile terremoto che colpì la Marsica nel 1915.
Da quel momento in poi la chiesa vedrà un periodo di continue danneggiamenti e distruzioni dovute ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. In quel periodo la sede della diocesi fu trasferita ad Avezzano (1924), per cui la chiesa oggi si vanta del titolo di “concattedrale”. L’edificio è stato riconsacrato dopo i restauri il 30 aprile 1961.
La facciata è divisa in due da una cornice in pietra e la parte inferiore presenta un atrio scandito da cinque archi su cui si aprono i tre portali d’ingresso, di epoca rinascimentale. La parte superiore è costituita da un doppio ordine di finestre ed un piccolo rosone tardo gotico. Sul lato destro della facciata si erge il campanile.
Al suo interno la chiesa è a tre navate divise da pilastri; ognuna delle navate termina con un altare e l’altare maggiore è sormontato da un ciborio e coronato da un’abside semicircolare. L’abside ospita una statua lignea del XIV secolo raffigurante Santa Maria del Popolo.
Visibili anche la sacrestia, la cappella del Santissimo Sacramento e la cappella di San Berardo, patrono della città. Nella cappella, oltre alle reliquie del santo traslate il 23 maggio 1361, si trovano le tombe di diversi vescovi marsicani.