Il Santuario della Madonna dello Splendore è uno dei luoghi di culto più frequentati della provincia di Teramo e meta di pellegrinaggi ogni periodo dell’anno.
Il santuario sorse nel luogo in cui il 22 aprile 1557 la Vergine apparve ad un contadino.
La leggenda narra che Bertolino, un contadino, mentre riposava sotto una pianta d’ulivo fu accecato da una luce abbagliante. Al’interno di quel fascio di luce vi era la Vergine che chiedeva al contadino di riportare alla comunità la sua richiesta di far erigere un santuario in quel luogo. Bertolino, però, non fu creduto, venne deriso e fu messo in dubbio ciò che lui aveva visto.
La Vergine tornò ad apparirgli nuovamente, e questa volta, si recò dal Governatore per avanzare la richiesta della Vergine. Quest’ultimo, davanti all’insistenza del contadino, preso da un moto d’ira, ordinò ad un servitore di picchiarlo brutalmente, ma la Vergine lo paralizzò e lo rese muto.
Il governatore e il resto della comunità si recarono, allora lì, per vedere con i propri occhi ciò che era stato raccontato da Bertolino. Fu così che la Vergine si rivelò indistintamente ad ognuno di loro, lasciando sgomenti tutti. Una fonte di acqua pura sgorgò alla base dell’ulivo ed il primo ad essere miracolato da quelle acque fu proprio il servitore che aveva pestato Bertolino che riacquistò l’uso del corpo e della parola.
Fino all’inizio del 1800 il Santuario fu assegnato alla cura spirituale dei padri Celestini che vivevano nel monastero annesso alla chiesetta. Quando i conventi subirono la soppressione e i religiosi ne furono allontanati con la forza, l’edificio fu adibito a “luogo di cura e di ricovero” e il Santuario fu affidato alle cure dei frati cappuccini.
I Cappuccini apportarono modifiche e abbellimenti al Santuario: ingrandirono la sagrestia, costruirono un coro, nuove stanze nel Convento e eressero una torre campanaria. Il Santuario, nel corso degli anni, ha subito però ulteriori traversie che ne hanno progressivamente modificato l'impianto originario.
Dal 1940 il santuario iniziò la pubblicazione del periodico La Madonna dello Splendore, divenuto nel 1950 Maria Santissima dello Splendore. Nel 1982 ritorna con il titolo originario e esce come consistente numero annuale a cura del comitato per i festeggiamenti religiosi e civili del 22 aprile.
Nel triennio 1989-92, è stato riedificato un tempietto votivo circondato da un’ area verde intorno al terminale acquifero della "sorgente della Madonna".
Negli anni tra il 1990 e il 2000, riservando alla fraternità dei cappuccini alcuni ambienti di vita, sono stati ristrutturati i piani superiori per ospitare un museo d'arte così come la vecchia legnaia che è stata utilizzata peraccogliere la ricca biblioteca del convento, intitolata a padre Candido Donateli.
I restauri più recenti eseguiti all'interno e all'esterno della chiesa hanno ridato splendore ad un santuario, che da sempre è meta di pellegrini. Nel 2001, in sostituzione di un piccolo organo da anni inagibile, il santuario è stato dotato di un grande organo.
Per info: http://www.madonnadellosplendore.it/