La città di Castelli è considerata Capitale della ceramica d'arte d'Abruzzo. Così viene definito il suggestivo borgo montano di Castelli, divenuto negli anni una tappa obbligata del turismo culturale nella nostra regione.
Il paese appare splendidamente posizionato su un contrafforte ai piedi del monte Camicia, sopra i torrenti Rio e Leomagna, nel Parco del Gran Sasso – Monti della Laga; è un borgo circondato da un paesaggio agricolo e da calanchi argillosi dove i monaci benedettini qualche secolo fa hanno utilizzato questa risorsa per la produzione della ceramica che tramandarono negli anni fino a quando nel '600 e nel '700 i grandi maestri hanno fatto si che questo prodotto diventasse una raffinata e apprezzata arte, soprattutto nelle corti dei re.
La secolare tradizione della ceramica è ancora vitale nel territorio di Castelli, tramandata, conservata e favorita dall'attività delle botteghe artigiane e dalla presenza dell'Istituto Statale d'Arte per la Ceramica fondato nel 1906. Assolutamente da visitare il Museo della Ceramica, che conserva alcuni interessanti oggetti della scuola delle famiglie Grue, Gentile e Cappelletti.
Le prestigiose ceramiche castellane, ricercatissime dai collezionisti, si trovano oggi nei più importanti musei del mondo, dal British Museum di Londra all’Hermitage di San Pietroburgo.
In estate passeggiando tra le piccole vie del paese si possono ammirae mostre mercato (tra cui la principale che si conclude con il caratteristico “lancio dei piatti” sugli strapiombi del torrente Leomogna), accompagnate da musica e danze locali, così come nel periodo natalizio vi sono mercati che espongono ceramiche, magiche opere d’arte per l’albero di Natale.
Inoltre, non si può lasciare Castelli senza aver prima ammirato la Chiesa campestre di San Donato con una pavimentazione e il soffitto rivestiti in maiolica del XV secolo, che le fecero guadagnare l’appellativo di “Cappella Sistina della maiolica italiana” da parte dello scrittore Carlo Levi: 780 mattoni votivi decorati da profili, stemmi, simboli astronomici, animali e motivi floreali dai colori brillanti e Via Carmine Gentile sempre caratterizzata da capolavori di ceramica.
Al centro del borgo si può ammirare la Parrocchiale di San Giovanni Battista, eretta nel 1601, in cui è collocata la trecentesca statua lignea di “Sant’Anna con Maria Bambina” e una pala maiolicata del 1647 realizzata da Francesco Grue.
Anche l’attiguo “Convento dei Francescani” mostra una pregevole galleria di colonne in maiolica.