Sito nella Val Vibrata, arrocato su una roccia si erge Civitella del Tronto, uno dei borghi più suggestivi nel cuore dell’Abruzzo. Una commistione di storia e arte, posto su di una rupe rocciosa, al di sotto dell’imponente fortezza borbonica che dall’alto tutto domina. La sua fortezza è passata alla storia come l’ultimo baluardo dei Borbone e del Regno delle Due Sicilie; fu l’ultima roccaforte a cadere, il 20 marzo 1861, tre giorni dopo la proclamazione dell'Unità d'Italia alle truppe piemontesi dopo un agguato durato ben 146 giorni.
le sue origini non sono molto chiare; un nucleo urbano cominciò a formarsi tra il IX e il X secolo dalla drammatica situazione che viveva l’Italia in quel periodo, tartassata a Nord dagli Ungari e a Sud dai Saraceni, per cui si rese necessario riunire le abitazioni fino allora sparse per le campagne e fortificarle con cinte murarie.
Ancora oggi è possibile rivivere quel passato glorioso passeggiando per le vie del centro storico adornato da edifici storici abbelliti da portali cesellati. Una delle attrattive del borgo è La Ruetta, la via più stretta d’Italia, da attraversare una persona per volta; in passato utilizzata dai soldati che difendevano il Forte, cogliendo di sorpresa il nemico.
Civitella è un vero scrigno di tesori architettonici, coi suoi numerosi edifici medievali e rinascimentali, le centrali vie, via Mazzini e via Roma che, sono costellate da abitazioni signorili come Palazzo del Conte de’ Ermes, le chiese di San Francesco (pregevoli il rosone trecentesco e il coro ligneo) e di San Lorenzo, il Convento Francescano della Madonna dei Lumi e la stupenda abbazia di Montesanto.
Impossibile non visitare la Fortezza, una delle più importanti opere di ingegneria militare in Italia, al cui interno è stato inaugurato nel 1988 il Museo delle Armi e delle Mappe Antiche che espone mappe, armi e altri cimeli legati alla storia e alle vicissitudini della roccaforte.