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Le Gole del Salinello

In provincia di Teramo, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti Laga, è situata la Riserva Naturale Gole del Salinello, un'area protetta a tutela dell’habitat delle gole create in milioni di anni dal fiume Salinello. La riserva, istituita nel 1990, si estende tra i comuni di Civitella del Tronto e Valle Castellana.

Le Gole Del Salinello costituiscono un enorme canyon scavato dall’acqua del fiume omonimo, distendendosi lungo una stretta gola dove scorre il fiume Salinello.

È un territorio ricco di sorgenti, anche sulfuree e ferruginose, cascate, ruscelli, laghi e costellato da grotte di origine carsica come la Grotta di S. Michele Arcangelo. Interessante è anche il patrimonio naturalistico con le sue numerose specie arboree, foreste di faggi, querce e castagni, alberi di roverella, nocciolo, leccio e ornello, verdi prati fioriti, le famosissime orchidee e stelle alpine.

All’interno della riserva è presente una grande varietà e rarità di specie animali come: tassi, scoiattoli, ghiri, donnole, faine, volpi, cinghiali, camosci, aquile reali, sparvieri, falchi pellegrini, gheppi e coturnici e tanti altri. Si segnala, anche, la presenza del geotritone italico, piccolo e timido anfibio amante delle grotte e degli anfratti.

Le meravigliose gole sono tappa consigliata per chi ama le escursioni perchè portano alla scoperta di luoghi indimenticabili e pieni di natura.

CeppoDa non perdere nelle vicinanze la visita al Rudere di Castel Manfrino, una delle più suggestive postazioni difensive abruzzesi, vero e proprio gioiello dell’architettura militare medievale prima chiamato Castello di Macchia: venne, sicuramente, costruito a partire dal 1263 dal generale Percivalle d'Oria per ordine di Manfredi di Svevia in previsione della discesa delle truppe di Carlo d'Angiò, da qui la sua denominazione di Castel Manfrino o Castel Manfrì.

Storicamente, sotto la dominazione angioina la riserva era dominata da tre torri e al suo interno conteneva gli alloggi della truppa e del castellano, una cappella e una cisterna accanto all’ingresso. Per la sua realizzazione fu utilizzato il legname derivante da specie, allora pregiate, come l’abete bianco.

Per raggiungere i resti di Castel Manfrino ,il percorso parte dalla pittoresca frazione di Macchia da Sole, situata nel comune di Valle Castellana.

Il suo nome deriva dal termine abruzzese medievale “maccla”, che può essere tradotto con il termine macchia, bosco.

Fino al XVII secolo era conosciuta anche con il nome di Branchisco per la presenza di un tempio in onore di Branco, figlio del dio del Sole, o per il fatto che la zona era utilizzata come pascolo libero per branchi di animali. Nei secoli compresi tra ' 400 e '600, la cittadina era, invece, denominata Macchia del Conte che si riferiva a memorie feudali.

Il paese ospita il Palazzo Spagnolo, una casa fortificata con muratura irregolare con conci squadrati agli spigoli; si segnala, poi, la seicentesca chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista.

A pochi chilometri da Macchia di Sole sorge la località montana Il Ceppo, una frazione di Rocca Santa Maria situata a 1500 m di altitudine ed anch’essa posta all’interno dell’area dei Monti della Laga, in Provincia di Teramo. Un territorio in cui viene assicurata la tutela del patrimonio arboreo e faunistico. Considerato meraviglioso “paradiso naturale” è meta ottimale per incantevoli escursioni e per osservare una straordinaria varietà di flora e di fauna.

Il Ceppo è anche noto ai buongustai per la varietà dei funghi porcini che si possono degustare. Inoltre, dal Ceppo, una lunga e panoramica discesa riconduce a Teramo.

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